Ottantesimo anniversario della morte di Federico Borrometi (1851 – 1940)

La ricorrenza nel 2020 dell’ottantesimo anniversario della morte di Federico Borrometi, compositore e direttore della banda musicale di Scicli a cavallo tra fine ’800 e primo ‘900, è trascorsa senza particolari celebrazioni sia per le restrizioni che la pandemia ha imposto alla città e sia perché di fatto, tranne alcune opere come le canzoncine popolari per l’Immacolata di S. Maria La Nova e di San Bartolomeo (1887 e 1900), non risulta valorizzato sufficientemente dalla città.

Le sue opere caratterizzate da serenate, notturni, preludi, fantasie, gavotte, canzonette, marce, ballabili e soprattutto valzer, nel recente passato venivano presentate alla città settimanalmente durante i concerti che ogni domenica venivano suonate sul palco musicale di piazza Municipio.

Oggi queste sue opere sono diventate patrimonio solamente di pochi appassionati e di cultori delle nostre tradizioni musicali.   

L’opera più nota “Inno di Busacca” suonata ripetutamente dalla banda musicale che accompagna in modo ossessivo “U Gioia” sia durante la traslazione a mezzogiorno della statua dalla Chiesa di S. Maria La Nova fino alla Chiesa del Carmine, sia durante la processione pomeridiana per la città, sia la sera quando la statua ritorna dalla Chiesa del Carmine alla Chiesa di Santa Maria La Nova, conosciuta dall’opinione pubblica e soprattutto dai portatori del Cristo Risorto “U Gioia”, come opera di Federico Borrometi è invece composta da un certo Iozzia di Ispica(1). Federico Borrometi invece ne curò solo l’orchestrazione per la banda musicale.

Di certo l’Inno di Busacca nelle mani di Federico Borrometi che bene conosceva la festa e l’amore del popolo sciclitano per “U Gioa” ha trasferito nell’esecuzione musicale della banda quel calore e quella sensibilità che solamene un fine Direttore era in grado di esercitare.

Federico Borrometi (Modica, 30 gennaio 1851 – Scicli 18 settembre 1940) fu un appassionato cultore di musica, seguito in questa sua passione da Ottavio Penna che lo incoraggiò e lo consigliò.

“Partecipò con successo a diversi concorsi di composizione. Nel 1891 e nel 1892 a Palermo ottenne il Diploma di Grado Superiore con Medaglia di Argento; nel 1899, in un altro concorso a Palermo, vinse la Medaglia di Argento con la romanza Amore e odio; infine nella Esposizione Internazionale delle Arti, tenuta a Napoli nel 1913, riportò la Croce per Merito artistico e la Medaglia d’Oro”. (2)  

Per circa un trentennio, tra supplenze e dirigente direttore, si dedicò alla costruzione della banda musicale di Scicli impegnandosi a preparare i giovani musicisti e a sperimentare l’esecuzione delle sue opere verso cui si sentiva particolarmente coinvolto emotivamente.

(1)  Paolo Militello. “Federico Borrometi: La vita e le opere” in “Il Maestro Borrometi compositore e direttore della banda musicale di Scicli” – 1995

(2) C.S. pag. 41

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